Il Padiglione di Barcellona di Mies van der Rohe: Tutte Le Informazioni Per Visitarlo
Indirizzo | Av. Francesc Ferrer i Guàrdia, 7 |
Orari di Apertura | • Tutti i Giorni (Marzo-Ottobre): 10:00-20:00 • Tutti i Giorni (Novembre-Febbraio): 10:00-18:00 Ultimo accesso 15 minuti prima dell’orario di chiusura |
Orari Apertura Straordinari | • 18 Ottobre: 10:00-14:00 • 20 Ottobre: 10:00-14:00 • 28 Ottobre: 10:00-14:00 |
Costo Biglietto | Da 8,00€ |
Visita Virtuale | Premi Qui Per La Visita Virtuale |
Storia
Nel 1927 la Germania ha incaricato Mies van der Rohe di progettare e costruire degli edifici dell’Esposizione Internazionale di Barcellona del 1929.
Così l’architetto comincia a lavorare al padiglione di Barcellona.
In origine doveva essere temporaneo ed alla fine dell’Expo sarebbe stato smantellato.
Mies ha avuto poco tempo e pochissimi soldi per realizzarlo, ed infatti alla fine la struttura ha avuto più di qualche problema, tra cui il tetto poco stabile.
Comunque il padiglione di Barcellona è stato terminato nel maggio 1929 e poi è stato distrutto nel 1930.
Ma grazie a delle foto molto precise, la struttura è stata ricostruita da alcuni architetti spagnoli nel 1983-1986, ed oggi è aperto al pubblico.
Descrizione
Il Padiglione Mies van der Rohe (è chiamato anche così) si trova su una porzione di travertino.
La parte a sud c’è un pezzo di muro che lo lega ad un altro piccolo edificio.
C’è una grande vasca a forma di rettangolo circondata dal pavimento che dà la sensazione che l’acqua presente all’interno riesca a scorrere anche fuori, passando sotto la struttura.
Più in alto c’è un’altra vasca più piccola, dove il podio è circondato da un pezzo di muro di marmo.
Il tetto è piano ed è sorretto da 8 pilastri sottili che danno la sensazione che tutta la struttura sia leggerissima.
Il padiglione ha una pianta libera.
In questo modo quando entri puoi muoverti tra un ambiente e l’altro come se sia un grandissimo ambiente unico.
L’ambiente principale è caratterizzato dalla presenza di una grande lastra di onice dorato e di fronte ci sono delle sedie ed un tavolo, tutte poste su un tappeto nero.
All’esterno c’è anche una statua di Georg Kolbe, chiamata Alba e che ritrae una donna che sta uscendo dall’acqua ed alza le braccia verso il cielo.